Anatomia dell’Occhio
L’anatomia dell’occhio è molto complessa e affascinante. Cercherò di spiegarvela nel modo più semplice possibile anche se non possiamo prescindere da alcuni termini tecnici.
Per facilitare la comprensione del nostro sistema visivo, possiamo paragonare il funzionamento a quello di una macchina fotografica.
La struttura di sostegno è assicurata dalla sclera (il “bianco” dell’occhio), un tessuto compatto e robusto che fa da guscio di protezione. Le componenti trasparenti, vere e proprie lenti naturali incaricate della messa a fuoco dell’immagine, sono due: la cornea (che fa da obbiettivo) e il cristallino (che rappresenta l’oculare). Tra le due lenti agisce l’iride, l’anello muscolare che stabilisce il colore dell’occhio e che delimita un foro rotondo centrale, la pupilla. La pupilla come il diaframma della telecamera, si stringe e si allarga in modo automatico, regolando la quantità di luce che entra dentro l’occhio.
L’accomodazione è un meccanismo automatico come una specie di zoom inconscio.
Questo meccanismo, nel soggetto giovane (sotto i 45 anni), agisce modificando istantaneamente la forma del cristallino in base alla distanza dell’oggetto che si sta osservando.
Cos’è la presbiopia e quali sono le sue cause
La presbiopia è l’unico tra i problemi di vista che dipende esclusivamente dall’età: si verifica generalmente a partire dai 40 anni.
Questo difetto rappresenta un inevitabile cambiamento nel meccanismo visivo che influisce sulla capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino. Con l’avanzare dell’età, il cristallino all’interno dell’occhio perde progressivamente la sua elasticità, una condizione essenziale per la corretta messa a fuoco. Di conseguenza, la visione chiara da vicino diventa più difficile, costringendo molti ad adottare soluzioni come gli occhiali da lettura.